Riserve e patrimoni degli enti di previdenza sono vincolati alla sostenibilità e intoccabili. Mancuso (Enpav): “Fase emergenziale, chiederemo di poterli usare”. Casse in pressing per un emendamento che garantisca l’indennità di 600 euro ai loro iscritti. Tre gli assi di intervento Enpav: previdenza, assistenza e sostegno al reddito.
Se dal lato della previdenza e dell’assistenza, l’Enpav ha già usato tutte le leve a disposizione, quella del sostegno al reddito è la leva più difficile da azionare. Quella che Enpav punta ad ottenere è “una quota di autonomia straordinaria –spiega il Presidente dell’Ente di Previdenza e Assistenza Veterinaria Gianni Mancuso – per utilizzare risorse oggi congelate e destinate alle coperture previdenziali di lungo periodo”.
Per il sostegno al reddito, in campo, non c’è solo la battaglia per i 600 euro del Decreto Cura Italia, ma anche la possibilità di attingere -in forma “eccezionale e straordinaria” -a quelle riserve che, per legge, sono intoccabili. Il punto della questione, dichiara il Presidente Mancuso , è che “le nostre finalità statutarie sono di previdenza e di assistenza, ma non di sostegno al reddito, non possiamo fare da ammortizzatore sociale”. Ma in questa emergenza, “oltre a fare tutto quello che era in nostro potere sul fronte della previdenza e dell’assistenza, dovremmo essere autorizzati ad attingere al patrimonio, per estendere gli interventi anche a chi è sopra i 20mila euro e sta perdendo reddito”.
Il Presidente Mancuso pensa a modalità ritagliate a misura di emergenza e di iscritto, graduate e attente a non impattare sulla sostenibilità previdenziale.
“Tutti stanno perdendo– dice- anche chi non sarà coperto dall’ indennità del Governo”. Se l’Enpav venisse autorizzato dai Ministeri vigilanti ad attingere alle proprie riserve, potrebbe anticipare al momento presente una parte di quella stabilità proiettata nel lungo periodo, “ma di cui c’è bisogno adesso a causa dell’emergenza Covid-19″.
Ottenere più autonomia gestionale “è un passaggio molto difficile- dichiara Mancuso– e non ha precedenti nella nostra storia, ma viviamo un momento unico e l’Enpav ha i conti in ordine e le carte in regola per chiedere responsabilmente una quota straordinaria di autonomia“- conclude.
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